Marketing Operativo: Comunicazione a Target
Indirizzare la comunicazione verso aree che possano creare professionalità per l’azienda
S.A. Studio Santagostino, attraverso la divisione marketing, ti aiuta nella progettazione del piano marketing strategico della tua azienda e nella sua trasformazione in un piano marketing operativo di successo.
Il nostro approccio metodologico per lo sviluppo del piano commerciale passa dalla valutazione delle correlazioni e degli impatti esistente tra le 5 Macro Aree che, noi di S.A. Studio Santagostino, consideriamo essere quelle fondamentali per passare dal piano strategico alla realizzazione di un piano marketing operativo vincente.
Le 5 Macro Aree sono:
- Ottimizzare risorse umane
- Conoscenza mercato e clienti
- Politiche di prodotto
- Comunicazione a target
- Customer experience
In questa pagina prendiamo in esame la quarta area per realizzare il piano marketing operativo: la Comunicazione a Target.
Oltre le tecniche classiche di comunicazione sia above che below the line, vogliamo soffermarci su quelle aree della comunicazione che, da un lato tengano conto della segmentazione e classificazione dei clienti vista in precedenza, dall’altro considerino gli attori nuovi presenti sul mercato. Questi attori spesso influenzano il piano marketing strategico ed operativo e possono determinare la percezione che i clienti hanno dei prodotti/servizi di un’impresa, rendendo in tal modo meno efficaci le campagne comunicative classiche e diminuendo i risultati del piano vendite.
I NUOVI ATTORI CHE INFLUENZANO LA COMUNICAZIONE
L’implementazione di un corretto piano commerciale nell’area della comunicazione coinvolge anche questi 8 fattori:
- Ambiente
- Fiere eventi
- Social media
- Storytelling
- Competenza e credibilità
- Formazione professionale
- Comunicazione per canale
- Lobby istituzioni
Analizziamo i singoli fattori
1. AMBIENTE
L’impatto dell’ambiente dovrà essere sempre più tenuto in considerazione da parte delle aziende in questo caso ci riferiamo non alle imprese ove ci siano degli obblighi di legge, ma ai settori in cui al momento non sussistano vincoli particolari.
La mancanza di vincoli non significa trascurare le problematiche ambientali perché l'azienda deve sempre considerare come ragiona la propria clientela sia nel caso di vendita B2C che B2B, quindi è opportuno individuare in anticipo delle aree green di comunicazione nel proprio piano marketing strategico.
Infatti le aziende clienti a parità di condizioni potrebbero decidere di orientare i loro acquisti su un fornitore che abbia qualche certificazione green sia per l’inclinazione personale del buyer, ad esempio, sia perché a loro volta le aziende clienti potrebbero volere intraprendere delle campagne green e quindi necessitano di fornitori certificati dal punto di vista ambientale.
2. FIERE EVENTI
Per quanto riguarda fiere ed eventi è importante selezionare, organizzare e dare un seguito a quegli eventi che siano più in linea con la strategia dell'azienda in termini di networking, immagine ed impatto sul fatturato.
Soprattutto per le piccole e medie imprese si dovrebbe valutare la possibilità di fare eventi/fiere in co-partecipazione con aziende sinergiche per ottimizzare i costi ed avere un’immagine migliore e più forte sulla clientela target.
3. SOCIAL MEDIA
In quest'area tralasciamo volutamente una parte più classica che riguarda sponsorizzazioni, pubblicità, influencer, vogliamo invece porre l'attenzione sulla capacità dei social media di creare una cassa di risonanza sia in senso positivo che negativo a fronte di determinati accadimenti della vita aziendale.
A seconda dei settori in cui opera l’azienda, e soprattutto il suo grado di notorietà sul mercato, è importante che ci sia una figura incaricata di monitorare e gestire gli impatti che determinati eventi aziendali potrebbero generare sui social media.
PROFESSIONALITA’ PER COSTRUIRE QUALITA’ DEI PRODOTTI
4. STORYTELLING
La qualità di un’azienda non è solo misurata sulla qualità intrinseca dei propri prodotti ma anche sulla professionalità a livello generale che viene riconosciuta all'azienda, questa professionalità si ottiene attraverso un percorso che permetta di creare uno storytelling che possa essere utilizzato sia all'esterno nei confronti della clientela opinion leader e media ma anche internamente verso gli impiegati
A partire dalla direzione generale e poi a cascata su tutte le figure che in qualche modo sono coinvolte sul mercato, deve essere individuato un chiaro ed univoco fil rouge di comunicazione affinché l'immagine dell'azienda sia uniforme e non basata su espressioni singole.
5. COMPETENZA E CREDIBILITA’
Il concetto di storytelling può essere unito a quello della competenza e credibilità che si attua tramite le figure degli ambassador aziendali che abbiamo visto nella parte organizzativa.
6. FORMAZIONE PROFESSIONALE
Le varie scuole di formazione, superiori o post diploma, possono rappresentare per alcuni settori un’ottima opportunità per abituare i futuri fruitori o consumatori dei prodotti di un'azienda all'utilizzo dei medesimi durante il periodo di apprendimento, affinché in futuro quando lavoreranno in un'azienda o consumeranno i medesimi prodotti saranno già stati fidelizzati ai medesimi.
7. COMUNICAZIONE PER CANALE
In base a come sarà stata operata la segmentazione del mercato e della clientela, come per le politiche di prodotto, si dovranno adattare anche le politiche di comunicazione secondo le esigenze di ciascun canale.
Una comunicazione generalizzata rischia di creare un’immagine non professionale dell’azienda spesso a discapito della qualità dei prodotti.
Uno strumento utile al proposito possono essere i cosiddetti “competence catalogue” che sono degli strumenti a disposizione della rete vendita per poter presentare ed argomentare i prodotti venduti con lo stesso livello di professionalità della clientela target.
8. LOBBY ISTITUZIONI
In modo simile ad ambiente e social media sempre più le differenti istituzioni sia a livello politico che a livello di categoria possono impattare sul business dell'azienda.
Se nel passato erano sottovalutate o anche marginali, adesso riteniamo che debbano essere sempre considerate nelle politiche comunicative, soprattutto ci possono essere dei vantaggi sia a livello di lobby sia per sviluppare contatti con la clientela nella misura in cui le aziende riescono ad avere un ruolo attivo con queste associazioni/istituzioni.
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Il nostro metodo di progettazione e realizzazione del piano marketing operativo
Nell’area della pianificazione strategica operiamo con un’innovativa metodologia di consulenza marketing e vendite per affiancare l’azienda nel momento in cui si crea realmente il valore aziendale: l’implementazione del piano strategico.
S.A. Studio Santagostino da oltre 50 anni supporta i propri clienti attraverso la realizzazione di progetti strutturati in cui pianificazione strategica e marketing operativo si integrano a favore dello sviluppo delle organizzazioni.
I nostri consulenti, esperti nel campo della pianificazione e controllo, marketing strategico e operativo, organizzazione e sviluppo risorse umane, intervengono attraverso un approccio pragmatico in grado di offrire risultati tangibili ed immediati.
Tutti i progetti nascono da una dettagliata analisi della necessità espressa dall’azienda committente, degli obiettivi attesi e della situazione iniziale, per definire percorsi personalizzati e realmente efficaci.
Operiamo regolarmente su tutto il territorio nazionale ed internazionale dal 1970 con uffici a Milano e Varese.